venerdì 13 aprile 2012

Meyer, manomessa una cartella clinica


AL PROCESSO

Meyer, manomessa una cartella clinica

Due medici erano accusati della morte di una bimba per una garza dimenticata nella trachea. Si scopre che la cartella sarebbe stata manipolata per nascondere un altro intervento

Per sei anni hanno portato il peso di aver provocato la morte di una bambina di 2 anni dopo un intervento all'ospedale Meyer di Firenze. La piccola sarebbe deceduta per le complicanze dovute a una garza dimenticata nella trachea. Ieri, durante l'ultima udienza del processo che vedeva imputati due chirurghi, un fiorentino e un francese, la svolta.
Non solo i due medici sono stati assolti con formula piena ma i loro legali hanno scoperto che per incolparli sarebbe stata manomessa la cartella clinica della bambina forse per nascondere un altro intervento, non si sa ancora chi lo abbia eseguito, a cui la bambina era stata sottoposta. La procura, a cui il giudice ha trasmesso gli atti dovrà verificare chi abbia manomesso la cartella, chi eseguì il secondo intervento e chi fece «sparire» la garza dal frigorifero dove era conservata. I fatti risalgono al 2005.
La bimba, di Siracusa, nata con problemi respiratori, fu portata a Firenze per un intervento di «laringo-tracheo plastica» che venne effettuato il 30 giugno 2005, e che poi, per ulteriori complicanze respiratorie, fu seguito da una «broncoscopia» il 5 luglio. Nel mezzo, come appurato ieri, c'era stato un altro intervento, eseguito il 4 luglio di «packaging laringeo», ossia per l'inserimento di un tubo avvolto da una garza. Quando il giorno dopo altri medici estrassero il tubo per inserirne un altro la garza si bloccò causando un arresto cardiorespiratorio e danni neurologici che poi portarono al decesso della bambina nell'ottobre del 2005. Fino a ieri i due chirurghi erano accusati di aver dimenticato la garza nella trachea. Ora le indagini dovranno appurare chi eseguì l'operazione il 4 luglio, il report è anonimo, e chi aveva manomesso la cartella clinica.

24 febbraio 2012

La RSU del Meyer: "Ancora non ci è pervenuto il piano di ferie estivo"


La RSU del Meyer: "Ancora non ci è pervenuto il piano di ferie estivo"


La rappresentanza sindacale dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze è in contrasto con la dirigenza del nosocomio.

“Questa RSU intende denunciare – si legge in una nota – il comportamento antisindacale della Direzione, in quanto, nonostante il contratto collettivo integrativo aziendale preveda la presentazione del piano ferie estivo entro il 31 marzo di ogni anno, ad oggi, nonostante le sollecitazioni, non è ancora pervenuto”.

“La nuova RSU – si legge ancora nella nota firmata dal coordinatore Pietro Rollo – non può accettare simili condotte da parte della Direzione in quanto tutto ciò è irrispettoso nei confronti delle rappresentanze sindacali e lesivo dei diritti dei lavoratori. Ci chiediamo se tale comportamento sia determinato da un’incapacità organizzativa oppure sia il risultato di una strategia al momento indecifrabile. La RSU, pronta a un confronto serio e costruttivo, auspica vivamente di essere di fronte a un’eccezione e non alla regola”.


Fonte: GONEWS.IT 

mercoledì 4 aprile 2012

Nemo che fine ha fatto?

Appena inaugurato l'acquario al Meyer ed é gia belle rotto, Nemo che fine ha fatto? e poi la domanda che in tanti colleghi si fanno: se non ci sono soldi x assumere Infermieri quanto é costata questa opera di facciata? Mah!BUON GIORNO ITALIA! 





domenica 1 aprile 2012

Gli Infermieri la Professione con più abusivi : 1023 solo nel biennio 2010-2011


L’abusivismo professionale è un fenomeno diffuso in tutte le professioni della sanità. Ma ad averne la peggio sono gli infermieri. Secondo i dati presentati da Paolo Belgi, comandante Nas di Milano, in occasione dell’incontro sul tema promosso ieri dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia, infatti, nel biennio 2010-2011, su un totale di 2.783 segnalazioni per abusivismo, quelle tra gli infermieri sono state ben 1.023, seguite da quelle tra i medici (725) e gli odontoiatri (679). ''L'abusivismo – rileva Belgi - è un fenomeno diffuso tra tutte le professioni sanitarie e in tutta Italia, senza differenze tra nord e sud''. Nella classifica delle professioni a maggior tasso di abusivismo, dopo infermieri, medici e odontoiatri, ci sono veterinari (105 segnalazioni), farmacisti (101), fisioterapisti (98), dietologi (35) e psicologi (17), mentre il maggior numero di arresti è stato eseguito tra medici (23) e farmacisti (20).

''Invitiamo i cittadini, se hanno dei dubbi - avverte Belgi – a fare dei controlli, consultando il sito dell'ordine professionale, o segnalando anche a noi i loro casi. Come Nas abbiamo attivato una collaborazione con tutti gli ordini a livello nazionale per le professioni sanitarie''.

Quanto agli aspetti organizzativi e strutturali di studi e ambulatori medici, l'attività dei Nas nel 2011 ha portato a 2.199 ispezioni e 117 controlli presso laboratori di analisi, riscontrando complessivamente 2.644 violazioni alle norme di settore. Le irregolarità hanno riguardato l'autorizzazione e l'igiene della struttura, le condizioni di sicurezza, la conservazione dei farmaci, la
legittimità dell'attività sanitaria. Le infrazioni accertate hanno portato alla segnalazione di 1.235 persone, di cui 989 denunciate alla procura, s 15 arrestate, oltre al sequestro di 141 strutture (di cui 5 laboratori di analisi, 45 studi medici, 91 gabinetti odontoiatrici abusivi). La maggior parte delle strutture sequestrate, 141, sono nel Sud Italia, 27 al centro e 3 al Nord.

Nursing up si conferma il primo sindacato nel comparto sanità


Serafino Pantano coordinatore provinciale

IL SINDACATO DEGLI INFERMIERI.

Il neo coordinatore provinciale Serafino Pantano, guardando ai 230 voti ottenuti e 5 seggi conquistati, non può nascondere il suo entusiasmo per l’esito elettorale.

Serafino Pantano
Serafino Pantano
Nursing up si conferma il primo sindacato nel comparto sanità. Il sindacato degli infermieri, infatti, ha confermato la sua forza alle elezioni Rsu dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. La soddisfazione, tra i responsabili del sindacato, è palpabile, e quello ottenuto da Nursing up viene definito come «un risultato storico che fa onore agli infermieri vibonesi» dal dirigente regionale Stefano Sisinni.
Il neo coordinatore provinciale Serafino Pantano, guardando ai 230 voti ottenuti e 5 seggi conquistati, non può nascondere il suo entusiasmo per l’esito elettorale che a suo dire «rappresenta il giusto riconoscimento che i lavoratori hanno voluto dare al gruppo dirigente provinciale». A questa vittoria partecipano con soddisfazione anche gli infermieri membri del consiglio direttivo, anch’essi fondatori della sezione vibonese del Nursing Up, orgogliosi di «rappresentare tantissimi colleghi che hanno capito l’importanza del sindacato di categoria, unico strumento per unire le forze al fine di ottenere il giusto riconoscimento che la professione infermieristica merita sia in campo nazionale che regionale».
Eppure Nursing up è un sindacato relativamente giovane, presente sul territorio dal 2007, ma sin da allora «sempre presente – spiega Pantano – ed al fianco dei lavoratori, nel portare avanti le tante problematiche che riguardano l’Asp di Vibo Valentia», come ad esempio la vertenza sull’articolo 44 del Contratto nazionale di lavoro, relativa al mancato riconoscimento dell’indennità per particolari condizioni di lavoro al personale infermieristico e di supporto assistenziale che lavora nella Stroke Unit dell’ospedale di Vibo Valentia. «È quantomeno paradossale – commenta Pantano ricordando la battaglia del sindacato – che si faccia finta che la terapia sub-intensiva, cioè Stroke Unit, non esista nell’organizzazione funzionale aziendale, quando nei fatti c’è, con tanto di targa all’ingresso, e di ciò ne sono tutti consapevoli, Regione Calabria, Commissione Straordinaria e Direttore Sanitario Aziendale compresi. E allora, o la Stroke Unit esiste, ed al personale devono essere riconosciute le giuste spettanze, o la si deve chiudere». Questa tesi sarà sostenuta dal Nursing Up presso i vertici aziendali alla prima riunione di delegazione trattante, per affermare il sacrosanto principio di legalità che chi lavora deve essere pagato.
Oltre a questa iniziativa, il sindacalista ricorda l’opposizione agli atti ritenuti illegittimi, iniqui e scorretti nei confronti dei lavoratori che si sono tradotti, alle ultime consultazioni, in una piena fiducia da parte dei lavoratori e «servirà sicuramente – aggiunge Pantano – da stimolo per continuare nella strada intrapresa nel 2007 al fianco di tutti i colleghi».